martedì 16 dicembre 2008
Il Papa invoca "una nuova presenza dei cattolici in politica". Con ragione. Ovvia per me - troppe contraddizioni di visione del mondo e della vita - l'impossibilità di presenza efficace nell'attuale Centrodestra, anche questa Sinistra pare ormai impraticabile. L'altra sera a "Red Tv" dibattito Andreotti, D'Alema e Pisanu sui tempi della solidarietà nazionale. Per D'Alema allora c'era la "mediazione della politica", perciò "i cattolici votarono contro, ma fu possibile approvare la 194", mentre oggi "le convinzioni religiose si scaricano sul sistema politico" bloccando tutto. Mediazione della politica? Sì. Basti ricordare la Lettera di Berlinguer a Bettazzi (1977) che aprì all'incontro tra religione e politica di sinistra. La mediazione della politica funzionava, e la 194 - proprio grazie ai cattolici nelle liste del Pci di allora - p. es. Mario Gozzini e Piero Pratesi - non proclamò un principio di diritto all'aborto. Perciò nel 1981 tantissimi cattolici votarono per la sua conferma. Invece oggi nel silenzio dei "cattolici" impegnati da quelle parti tutta la sinistra punta dritto su temi per principio di fede e morale opposti ad ogni visione cristiana e cattolica. Ieri "L'Unità", prima pagina - "Grazie, Europa" - inneggiava alla Ru486, che in realtà azzera la 194 e ogni sua promessa di possibile "tutela della maternità". Idem su coppie di fatto e unioni gay, idem su eutanasia e diritto alla scelta della scuola per i propri figli. Per principio: nessuna mediazione. E' patetico che poi come ieri ("Corsera", p. 1), Veltroni chieda: "Smettiamo di farci male da soli"! Così non c'è ritorno"
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