Una guida per i giovani sofferenti ed emarginati
venerdì 17 aprile 2020
La malattia e l’emarginazione sono esperienze da cui le nuove generazioni non sono immuni, per questo papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata mondiale della gioventù 2020 ha invitato i giovani ad affrontare con coraggio le ferite e le sofferenze del mondo. In questo impegno a fare da guida e testimone c’è una giovane santa pellerossa: Caterina (o Kateri) Tekakwitha. Nata nel 1656 a Osserneon (nei pressi di Auriesville, New York), era figlia di padre irochese pagano e madre algonchina cristiana. Sfigurata dal vaiolo, malattia che la privò della madre a quattro anni, venne emarginata e perseguitata dal suo popolo perché cristiana. Accolta all’inizio da uno zio, rifiutò un matrimonio combinato e dovette fuggire in Canada, in un villaggio fondato dai Gesuiti. Qui si fece battezzare e divenne vergine consacrata. Morì nel 1680. Altri santi. Sant’Innocenzo di Tortona, vescovo (IV sec.); san Roberto di Molesme, abate (1024–1111). Letture. At 4,1–12; Sal 117; Gv 21,1–14. Ambrosiano. At 10,34–43; Sal 95 (96); Fil 2,5–11; Mc 16,1–7.
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