sabato 15 marzo 2008
A30 anni dalla tragedia Moro titolo "strillo": «La Chiesa milanese conosceva i segreti delle Br» ("Giornale", 13/3, p. 16). Libro "rivelazione" pesantemente allusivo: «La Chiesa negli anni di piombo: parole, opere e omissioni». Il pezzo in coda annuncia anche un romanzo di fantasia " molta! " ma quasi come storia vera, sugli ultimi mesi di Paolo VI. Però sotto il vestito" niente. Le "omissioni" del titolo accennerebbero a complicità occulte, ma dentro trovi solo per esteso quanto da sempre saputo, cioè che a meno di una settimana dall'uccisione di Moro tre vescovi, che pensarono di offrirsi per uno "scambio", furono dissuasi dalla Santa Sede. E perché? Ecco l'unica "novità": perché in Vaticano c'era gente che voleva Moro morto, per punirlo delle sue aperture al Pci! Ma davvero? In realtà, a parte i pensieri bislacchi di qualche personaggio, per il Vaticano si era mosso subito lo stesso Papa, consigliato e aiutato dal suo carissimo don Cesare Curioni, storico cappellano di san Vittore, e si erano tentate tutte le strade, anche parlando con i Br in prigione, anche offrendo un riscatto in denaro " lo scrisse a metà aprile anche "Civiltà Cattolica" " ma non si era aperto alcuno spiraglio. La «Chiesa milanese» come tale non c'entrava nulla, e i buoni sentimenti dei tre generosi vescovi, già noti da anni, furono tardivi. Paolo VI avrebbe voluto davvero Moro salvo e fece tutto il possibile, ma invano. L'ultima nota è per il libro " autore illustre " sugli ultimi mesi di Paolo VI. Un romanzo di fantasia, ma, sia detto senza offesa: se si presenta come storia è proprio offensivo, ma della memoria di Papa Montini.
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