giovedì 19 giugno 2008
Qualcuno scrive in pagina volendo non capire, arrivando a far dire ad altri ciò che non hanno detto. Così martedì sulla "Stampa" Giacomo Galeazzi faceva dire al prof. Francesco D'Agostino che una norma decisa due anni prima dal Governo Prodi è un nuovo "privilegio" e "regalo" ai soliti preti da parte del governo di oggi. Ieri il prof. D'Agostino ha precisato secco qui su "Avvenire": «Questione di giustizia. Senza alcun regalo». In tema, del resto, è stato chiaro anche Gianni Letta, su "Corsera" e "Stampa". Discorso chiuso? No, perché c'è sempre qualcuno che scrive senza capire, e magari è contento perché si sente sicuro di aver capito tutto. Ieri infatti su "Europa", esplosivo in prima e su tutta p. 4, ecco Federico Orlando: "Da Craxi a Letta via Ruini"! Per la verità comincia riferendosi alla precisazione di Letta e dice «Confesso di non aver capito», ma poi è trionfante e sicurissimo di aver capito D'Agostino, «il cattolico oltranzista della bioetica», che secondo lui ha svelato finalmente l'inghippo secolare, «Mussolini-Gasparri» poi «Craxi-Casaroli», grazie al quale la solita Chiesa arraffa indebite regalie e privilegi fino a" Ruini, cioè oggi. «Chapeau!», scrive lui, e via con i suoi ragionamenti in cui si crede accompagnato da D'Agostino. Invece è proprio solo, e arriva ad ordinare che si realizzi l'art. 3 della Costituzione. Domanda: se non lo si è ancora fatto, sicuro sia colpa dei preti? Davvero sicuro, per ora, che l'Orlando ora gioioso si sente "liberale" doc, crede di aver capito tante cose, ma come gli è capitato col pensiero di D'Agostino, non le ha capite. Dispiace per lui"
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