mercoledì 26 aprile 2017
Verso il Primo maggio il pensiero corre all'esigenza di lavoro e di reddito. Se poi queste esigenze si sposano con un omaggio alla più alta tradizione artistica partenopèa, allora l'obiettivo di aiutare i meno fortunati a risollevarsi può dirsi raggiunto con un pizzico indispensabile di cultura e buon umore. Hanno compreso queste cose i ragazzi e le ragazze dell'Oratorio della chiesa di Maria Immacolata della Medaglia Miracolosa nel rione Traiano di Napoli – in cui la disoccupazione e il disagio sono forti – e si sono inventati un incontro conviviale, sabato prossimo, nei locali della parrocchia, il cui ricavato non verrà devoluto genericamente in beneficenza, ma finirà nelle tasche vuote di indigenti e senza lavoro.
Si tratterà, alle ore diciannove e trenta, di una cena nella sala teatrale della parrocchia animata dai ragazzi di tutti i gruppi parrocchiali (guidati da Giuseppe Maienza e Maria Cafiero) con canzoni digiacomiane inneggianti a quell'amore oggi dimenticato e oltraggiato e con scenette comiche in cui rivivrà il genio umanissimo di Totò, a cinquant'anni esatti dalla sua scomparsa. Tutto torna, dunque, una bella manifestazione che assocerà la più splendida tradizione culturale e religiosa napoletana, i cibi prelibati d'una sera di fine aprile con l'attenzione sempre vigile a quei poveri e a quei giovani e meno giovani in attesa di un'occupazione onesta, senza la quale, a ben vedere, non c'è speranza di un avvenire più sereno.
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