Calunniato e perseguitato perché scelse i poveri
mercoledì 7 gennaio 2015
Servire i poveri è sempre una scelta scomoda, alle volte avversata anche da chi dovrebbe favorirla nella Chiesa. E il beato Matteo Guimerà di Agrigento pagò in prima persona l'opzione per gli emarginati, che gli costò gravi calunnie e un processo. Era nato ad Agrigento tra il 1376 e il 1377 ed emise la professione religiosa tra i Frati Minori nel 1394. Studiò a Bologna e Barcellona, divenendo prete nel 1400 e vivendo i primi anni di ministero tra la Spagna e l'Italia. Conobbe san Bernardino da Siena e ne condivise il progetto di ristabilire la primitiva regola di san Francesco. Fondò alcuni conventi in Sicilia e a Barcellona e ricoprì diversi incarichi nel suo Ordine. Nel 1442 divenne vescovo di Agrigento, scegliendo di darsi tutto ai poveri: dopo le calunnie e il processo che lo discolpò lasciò l'episcopato. Morì nel 1450.Altri santi. San Crispino I, vescovo (V sec.); Raimondo de Peñafort, sacerdote (1175-1275).Letture. 1Gv 3,22-4,6; Sal 2; Mt 4,12-17.23-25.Ambrosiano. Ct 1,1;3,6-11; Sal 44; Lc 12,34-44.
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