domenica 26 settembre 2010
«Tu, uomo, ti guadagnerai da vivere col sudore della fronte. Tu donna, partorirai nel dolore. La condanna, formulata duemila anni fa...». La scrittrice Lidia Ravera apre con questo svarione una sua rubrichetta sull'Unità (mercoledì 22). Chissà se ha mai letto l'Antico Testamento e si è accorta che la Genesi è stata scritta circa 3000 anni fa, ma che, in base alle indicazioni della Bibbia e alla tradizione rabbinica, il calendario ebraico pone la creazione nell'anno 3760 avanti Cristo. Perciò con il 9 di questo mese siamo entrati nell'anno ebraico 5771 e quella «condanna», dato e non concesso che la Bibbia sia un libro storico, è di almeno altrettanti anni fa. Grossolana deformazione ideologica, invece, è quella del "fondo" del Manifesto di martedì 21, a proposito di Porta Pia: «Lasciatasi alle spalle ogni nostalgia del potere temporale, la Chiesa ha visto nel deserto morale dell'Italia di oggi le prospettive di una sua egemonia fondata direttamente sui valori e sui principi, aggirando così tutti i problemi posti dalla partecipazio-
ne a una competizione immedia-
tamente politica». Evidentemente il "male del potere" (invece dello spirito di servizio), di cui i partiti politici sono infetti, fa giudicare «potere» anche ciò che della Chiesa è insegnamento e servizio. Poveri comunisti senza più comunismo: dispongono solo dei residui del radicalismo che oggi li caratterizza. Ecco come Liberazione (domenica 19), a proposito del XX Settembre, pensa al suo recente passato: nel fondo, tutto contro Bertone e i «vertici vaticani», scrive: «Noi comunisti, che anticlericali non siamo stati mai, proprio perché davvero laici e da sempre rispettosi dei sentimenti profondi del nostro popolo, compresi quelli religiosi...». Davvero «mai anticlericali»? E allora, per dirne solo una, i preti uccisi, le chiese violate dai comunisti italiani negli anni '44-'45?
SCIENZIATI
Tre intere pagine di Repubblica (sabato 18) rilanciano, anche con l'aiuto del duo Francesco e Luca Cavalli-Sforza (padre e figlio scienziati) l'ultima idea di Stephen Hawking, secondo cui non necessita un Dio per spiegare «la nascita del nostro e di altri universi». Sarebbe, dunque, scientifico affermare che si può nascere da soli? Aggiungono i Cavalli-Sforza: «Non troverete un libro di scienza che inizi dicendo: "In principio Dio creò il cielo e la terra" e nemmeno: "In principio Dio creò il Big Bang"». Verissimo: non è compito della scienza parlare di Dio né fare "sapienza". Almeno un libro, però, comincia spiegando "perché" Dio creò, per esempio, il Big Bang. È la Bibbia. Basta saperla leggere.

GIACIMENTI
Da una lettera all'Unità (giovedì 16): «Gli embrioni costituiscono i giacimenti più fiorenti di staminali [...] un filone promettente [...] la questione della ricerca sulle staminali è politica e morale». Qui, veramente, sembra che ne facciano una questione mineraria.
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