venerdì 14 dicembre 2012
Brutte imprese, ieri. "La Stampa" (p. 21): «Neri Parenti: io scomunicato per il mio Pontefice da ridere». Lui piange «la scomunica» e in pagina è messo alla pari con Vittorio Emanuele, col Pci di Togliatti e con i vescovi Lefebvre e Milingo. Seguono 4 colonne con foto per il solito suo filmaccio di Natale: roba per palati grossolani e sbracature varie. E lui racconta che ha ricevuto «la lettera del Vaticano» con i sigilli di «ceralacca, come si usava un tempo». Domani ce la farà vedere da vicino? No, perché è un falso. E ci si mette anche il solito Fantozzi, da anni moltiplicatore all'ingrosso della sua «corazzata Potemkin», avvertendo il lettore che a scomunicare Parenti «è la stessa Chiesa che ha mandato al rogo Giordano Bruno, impiccato Savonarola e obbligato Galileo a firmare l'abiura». Buffoneria: lo capisci subito leggendo lì accanto che il regista ha rifiutato di partecipare al catechismo per i genitori, in previsione della prima Comunione del figlio, e quindi è stato invitato dal parroco a rimandare la cosa, e che in Vaticano si ride… Dunque solo compiacente pubblicità al prossimo cinepanettone natalizio, tra l'altro, sempre lì, raddoppiata a pag. 41 (Spettacoli)… Ieri di peggio solo "Pubblico" (p. 7), ancora pubblicità: un incontro sulla scuola di un «Comitato» che da 40 anni suona la tromba laicista dimenticando sempre che in Italia per legge anche la paritaria è scuola pubblica, fa risparmiare 6 miliardi e passa all'anno allo Stato e non contraddice la Costituzione. Peggio: invocano sempre l'esempio dell'Europa, ma non dicono mai che in Francia, Spagna e Germania gli stipendi ai professori delle scuole paritarie laicamente li paga… lo Stato! Demenza bellica senile? No, originale: dalla nascita…
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