sabato 5 novembre 2016
Tempo di scosse, e movimenti dolorosi e tremendi. Preghiera e carità solidale: Madre Teresa diceva che «la carità è la fede in azione». Movimenti anche in pagina. Il Papa va a Lund in “memoria” dell'evento della rottura tra Lutero e Chiesa cattolica e le cronache riportano anche lo scandalo di chi da sempre non ha servito fede e Chiesa, ma se ne è mondanamente servito e ora trova difficile servirsi della presenza e delle parole di Francesco. E talora nel disprezzo si scende di livello, così che ti chiedi come sia possibile (“La Verità”, 3/11, p. 23) pensare che «“The Young Pope” mostra il futuro della Chiesa». E infatti nelle due scombiccherate colonnine leggi che «Il giovane Papa fuma, infischiandosene delle proibizioni», con seguito di rivelazione: «Anche Ratzinger era un accanito fumatore»! Falso come tale, e con l'aggettivo anche stupido... Allora risaliamo di livello e (“Foglio”, 3/11, p. 1: argomento la raccomandazione della «prudenza» nell'accoglienza dei migranti, da parte del Papa) è abbastanza “movimentato” leggere – qui però penna esperta e quindi imprevedibilmente superficiale – che «Francesco non va preso alla lettera quando parla a braccio – e non ex cathedra – davanti ai taccuini e per di più in alta quota». Stupisce infatti quel rozzo dualismo tra parole «a braccio» e parole «ex cathedra». Forse in duemila anni di storia c'è anche altro – vero? – nelle vicende del Papato e nelle parole dei Papi. I pregiudizi hanno spesso la meglio anche sul livello di professionalità e di informazione accurata. Se movimento fosse sempre capacità di correggersi in meglio... Evviva! Se invece diventa solo acrobazia per cogliere negli altri, Papa soprattutto, e soprattutto quello di oggi, motivo per rafforzare teoremi o scuderie ideali, allora il calo di livello è garantito comunque... Non è un bel vedere, e se ne può fare a meno.
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