Breve storia di un annuncio email che mi ha scambiato per un prete
venerdì 23 dicembre 2016
Da qualche tempo ho cambiato il gestore di posta elettronica, scegliendo quello che oggi passa per il più diffuso e il più performante. Tra le sue caratteristiche, ho subito apprezzato il fatto che parcheggiasse automaticamente nel settore “Promozioni” le email, appunto, promozionali, anche se con qualche eccesso di zelo: mi va bene infatti che vi cadano le offerte di viaggi e alberghi low cost; bene anche per i film e le mostre; meno bene per le “info” della mia parrocchia e per le newsletter delle testate giornalistiche con le quali collaboro (ma è capitato solo una volta).
Ne parlo perché, con molto divertimento, mi sono ritrovato ieri destinatario di una email pubblicitaria “da preti”, o perlomeno da economi religiosi. Ecco infatti una ditta del Centro Italia, specializzata tanto in riscaldamento quanto in diffusione sonora, propormisi come fornitrice di un loro sistema di riscaldamento «nei luoghi di culto e in particolare nelle chiese», vantando di averlo già installato in una delle basiliche papali romane. E subito noto: a) la piegatura interreligiosa data da quel «nei luoghi di culto», a dire che anche i musulmani e gli ebrei hanno diritto a una bella moschea o sinagoga calda; b) la forza del testimonial attribuita alla storica basilica, a dire che neppure la tradizione vuole finire congelata.
Ma il punto è perché questa email mi arriva. Me lo rivela essa stessa dichiarandosi, a differenza delle altre che ho citato, come «annuncio»: cioè non ho dato io il mio indirizzo a questa azienda ma, scegliendo il gestore di posta, ho attivato l'opzione «annunci basati sui tuoi interessi» (che posso disattivare quando voglio). Naturalmente, i miei interessi sono stati dedotti dalle ricerche che eseguo, dai video che guardo... Ovvero: i robot della Rete, da come mi ci muovo, pensano che potrei essere un parroco. E invece sono un padre di famiglia, a casa nostra ho appena cambiato la caldaietta a metano e quanto a diffusione sonora, non credo che migliorandola otterrei più attenzione per le mie lunghe prediche...
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