mercoledì 16 settembre 2009
Un collega di cui tutti mi parlano bene lunedì ("Repubblica", p. 27: "Il bonus di Monsignore") come "il buon Omero dormiva", e se il Papa domenica ha rimproverato quanti "nella Chiesa lavorano per se stessi e non per il bene comune", voleva dire che "in sostanza, vescovi e alti prelati " Ndr: solo "alti" prelati in Vaticano: mai nessuno bassino! " (sono) alla ricerca del successo personale "ed hanno" una visione manageriale della loro missione. "In sostanza": non qualcuno, ma tutti! Per lui questo è "un segno dei tempi": vuol proprio dire che oggi gli "alti prelati" sono caduti in basso. Nota bene: oggi, non sempre! Perciò il sonno si fa nostalgia: "Una volta i vescovi erano figure ispirate dalla carità, estranee alla logica di potere". Sicuro: mentre "una volta" i vescovi erano davvero caritatevoli, purtroppo oggi è il disastro, "prevale l'idea che non debbono curare il gregge", ma puntano ai "bonus ad personam, alla stregua dei banchieri"! E la prova? Per il buon collega, ancora in sonno, è che "l'arcivescovo di Milano" avrebbe "usato ripetutamente la parola governance". Un vero scandalo! Scosso dal quale si sveglia di nuovo, sconsolato: "Se si va avanti così, non ci sono speranze"! E allora? Segue consiglio fraterno al Papa in persona: "Si rassegni, Benedetto XVI!" Sorriderà anche "l'arcivescovo di Milano": il buon collega non ha trovato di meglio per il suo spazio del lunedì, ma è già bello leggere che "una volta" i vescovi erano caritatevoli. È il solito ritardo, tra 50 anni "Repubblica" scriverà che lo erano anche i vescovi di oggi: ma per bacchettare quelli di allora"
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