sabato 27 settembre 2014
È una via che si studia e sperimenta da tempo, anche contro la malaria. Zanzare "modificate" e non più portatrici di contagio liberate nell'ambiente per soppiantare quelle dannose per l'uomo. Lo si è fatto in questi giorni a Rio de Janeiro, dove una migliaia di insetti anti-dengue hanno preso il volo dai laboratori con la missione di eliminare dal territorio i vettori della malattia virale che può causare anche una pericolosa e mortale febbre emorragica.Il Brasile, negli ultimi dieci anni, è stato il Paese con più casi di infezione al mondo (7 milioni circa). La "squadra speciale" – 10mila esemplari al mese per quattro mesi – è composto da zanzare che contengono in sé un batterio innocuo per l'uomo, Wolbechia, che agisce come un vaccino anti-dengue per la zanzara stessa.Se il maschio portatore del batterio feconda uova di una femmina portatricie di dengue, le larve non si sviluppano. Se invece la femmina porta dentro di sé il batterio, tutta la sua progenie avrà a sua volta il batterio quindi si otterrà una discendenza libera dal contagio.Questo schema riproduttivo a favore delle zanzare col batterio dovrebbe consentire nell'arco di pochi mesi, se tutto andrà secondo i piani (ma in natura le sorprese e gli imprevisti non sono mai da escludere), l'eliminazione di quelle che trasmettono la malattia. Il programma fa capo a un ampio progetto di ricerca avviato già da alcuni anni, con rilascio di zanzare anti-dengue già avvenuto in Australia, Vietnam e Indonesia.
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