martedì 7 agosto 2012
Bizzarrie… Editoriale del "Foglio", ieri: «Dove un articolo dimostra che siamo circondati da cretini». Parla di economia (e stramente la fa un po' troppo facile). Su "Repubblica", invece, due pagine su Machiavelli e dintorni. E allora? Allora leggi il "Corsera" e ti accorgi che in pagina c'è, sì, anche qualche "machiavellico", ma per fortuna i suoi lettori non sono tutti "cretini", cioè facili ad abboccare. Mi spiego. "Corsera" (26/7, p. 37) Francesco Margiotta Broglio, noto giurista e storico – «Il patto segreto tra Chiesa e Duce. Per difendere l'Azione Cattolica Pio XI subì la svolta razzista» – presenta uno studio di Giorgio Fabre per il quale Pio XI si fece «legare le mani» dal fascismo scambiando la difesa della sua "pupilla", l'Azione Cattolica, col silenzio sul tema del razzismo. Secca la sostanza: il Papa «smise di predicare contro il razzismo» e così salvò i militanti dell'Azione Cattolica. Ebbene: ieri sempre "Corsera" (p. 25: «Malgrado gli accordi, sul razzismo Pio XI non tacque mai») Valerio De Cesaris «precisa» che «il patto» c'era stato tra Mussolini e padre Tacchi Venturi e soprattutto, con date e citazioni precise, che «il Papa decise di non tacere» e protestò più volte drammaticamente. Basterà la parola del 6 settembre 1939: «Non è lecito per i cristiani prendere parte all'antisemitismo. L'antisemitismo è inammissibile. Noi siamo spiritualmente semiti». "L'Osservatore Romano" criticò «quasi quotidianamente il razzismo» e Mussolini reagì con disprezzo verso il Papa e la Chiesa. Ecco: c'è in giro qualche "machiavellico" che ogni tanto non bada ai mezzi per giustificare certi fini, ma per fortuna quando si tratta di storia e Chiesa non siamo ancora circondati da "cretini". Una bella constatazione…
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