venerdì 9 ottobre 2009
«Protezione animali»: il mito di una volta oggi si è fatto rito, con intere trasmissioni di sorrisi e guaiti. Giusto: anche Malpelo ha un cane amatissimo. Ma talora si esagera. Leggo ("Corsera", 7/10, p. 26) che ad Asti contestano il progetto di una strada che costa 62 milioni di euro a Km. Giustamente, a quel costo. E si oppone anche "Rifondazione", ma «per salvare i rospi»: la superstrada «minaccia l'habitat del palebates fuscus insubricus», appunto un rospo! Speranza di «principe azzurro»? Diresti che per fortuna c'è chi difende ogni vita, ma ci pensi e ti viene un dubbio, anzi te ne vengono tanti. Extrasinistra dei valori? Leggi i suoi giornali " oggi quasi più numerosi degli elettori " e trovi ogni giorno, senza dubbi, l'affermazione del «diritto» di aborto. Il rospo e il suo habitat difesi di più, meglio e con più tenacia. Non basta. Stesso giorno ("L'Unità", 7/10, p. 36: «Un romanzo ci interroga sul diritto a una "buona morte"») leggi l'entusiasmo per la storia di Miele, una ragazza che a 5.000 euro a botta più le spese di viaggio, vende ad aspiranti suicidi, malati o meno che siano, il veleno «per uso veterinario» (che coincidenza!) per farla finita, ma addolcito con un «bicchierino di Cointreau». Pezzo elogiativo al massimo " il «personaggio conquista e innamora» " e conclusione esplicita: «Chiunque si nasconda dietro il nome (dell'autrice, ndr), complimenti»! Con questa «posizione prevalente» a difesa dei «valori» parrebbe strano che "Europa" (7/10, p. 1) si lamenti se «l'arcivescovo dell'Aquila» dice «difficile oggi essere cristiani nel Pd». Infatti pare difficile dirlo facile"
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