Il grande patrono d'Europa "ora et labora" mai superato
sabato 11 luglio 2020
Dissodare la terra guardando il cielo: se l'Europa imparasse dal suo patrono saprebbe dare una casa di futuro a tutti, fondata sul lavoro e sulla preghiera. La "formula" pronunciata da san Benedetto da Norcia, infatti, oggi conserva tutta la sua forza profetica, anche in un'economia complessa e fluida come come quella attuale. Nato attorno al 480 a Norcia, dopo un periodo di romitaggio presso il Sacro Speco di Subiaco, Benedetto decise di passare alla forma cenobitica prima a Subiaco, poi a Montecassino. La sua Regola è fondata sulla sintesi tra spiritualità orientale e operosità occidentale: l'invito "ora et labora" appare così un'indicazione a mettere mano alle opere dell'uomo rimanendo sempre aperti alla vita di Dio. La sua eredità sono i numerosi monasteri sorti sulla scia del suo carisma e sparsi poi in tutto il mondo. Morì a Montecassino attorno al 547; è patrono d'Europa dal 1964.
Altri santi. San Pio I, Papa dal 140 al 155; santa Olga di Kiev, granduchessa (X sec.). Letture. Pr 2,1-9; Sal 33; Mt 19,27-29. Ambrosiano. Pr 2,1-9; Sal 33 (34); 2Tm 2,1-7.11-13; Gv 15,1-8.
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