martedì 18 agosto 2009
«Semper idem» (sempre uguale): un tempo era il motto del cardinale Alfredo Ottaviani, grande cultura e umanità, noto come capofila di ciò che all'ingrosso fu detto «conservatorismo» cattolico. Sul fronte «laico» oggi pare il motto di Eugenio Scalfari che sabato " "Repubblica", p. 1: "Si riaccende lo scontro tra guelfi e ghibellini" " parla di rapporti tra governo e Chiesa, e di «insegnamento della religione» riducendo tutto alla «soverchiante pressione del Vaticano». Già: per lui ultima vera causa di tutti i nostri guai " istituzionali, culturali, politici e legislativi " è «il Vaticano». Lo scrive da 50 anni e vorrebbe " qui offrendo ben 8 precisi punti di programma"- che anche «il Parlamento» la pensasse così: 50 anni di delusioni, e lui «sempre uguale», fieramente laico! Ma purtroppo c'è anche il «sempre peggio». Venerdì sulla "Stampa" (p. 3) "Jena" " noto collega «de sinistra» che più non si può " frusta sarcastico Franceschini, Bersani e Marino: non hanno laicamente sparato su scuola di religione e ministra Gelmini! Il 90% degli italiani la pensa diversamente? Per lui conta nulla: da sempre gli piacciono i partiti sotto il 5%! Infatti anche il giorno prima, stesso argomento, ironizzava così sulla ministra Gelmini: «Ave Maria Stella, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta tra le donne. Santa Maria Stella, madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora di religione. Amen.» Non sa che da secoli si canta anche l'«Ave maris stella» (Salve stella del mare), bellissimo inno mariano. Così ottusamente laico, Jena! Diventa blasfemo, e non sente aria di cadavere.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI