sabato 5 luglio 2014
Ieri sul Corsera inedita coppia: Emilia Costantini (p. 50: «Cavani torna a raccontare Francesco») e Alberto Melloni (p. 48: «Francesco e il Consiglio degli Undici. Una svolta "missionaria" per la Chiesa»). Temi diversi e del tutto indipendenti, ma che ti appaiono con un decisivo intreccio unico. La regista – come i lettori di questo giornale già sanno – dedica a San Francesco una terza fatica cinematografica, ove lo vede «più spirituale, carico di sensibilità, ancora più ricco interiormente… Un ragazzo vissuto nel Medioevo, il cui messaggio è di un'attualità strepitosa, sorprendente». Da parte sua Melloni vede nella riunione del «gruppo costituito» dal Papa la promessa di una svolta decisiva per il presente e il futuro della Chiesa. «Attualità sorprendente» e «Svolta decisiva»? Leggi e ci pensi su: ci sarebbe da analizzare a lungo, pagine e pagine, ma di colpo ti arriva la "chiave" per capire in speranza viva la portata di ambedue i riferimenti, unica e vera. San Francesco è «la faccia che a Cristo più s'assomiglia» (Dante, Paradiso, c. 32) e Francesco è «vicario di Cristo», e proprio quel richiamo agli «Undici» ti richiama Lui, nel Cenacolo, quella sera, dopo che il dodicesimo era «uscito» (Gv 11, 30).
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