venerdì 31 luglio 2020
La speranza non può mai venire meno nella vita, anche quando il male pare dover avere ragione del fisico e quando si teme per una delle più belle esperienze umane, che è quella di procreare. Una prova in tal senso arriva dagli scienziati dell'ospedale San Martino di Genova, che hanno raggiunto un notevole risultato nell'ambito oncologico sulla maternità di donne con pregresso tumore alla mammella e portatrici di mutazioni di geni che possono predisporle a un rischio di ammalarsi ben al di sopra della media. Situazione che, hanno stabilito gli studiosi del grande ospedale genovese, non ha conseguenze negative sulla salute di mamme e bebè. A coordinare la ricerca scientifica è stato Matteo Lambertini, della Clinica di Oncologia Medica e Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche dell'Università di Genova, collaborando con 29 centri europei, americani e israeliani. Grande speranza quindi per le donne che vogliono portare felicemente a termine la loro "dolce attesa" dopo le cure per il carcinoma mammario che, in Italia, colpisce 53mila donne l'anno. «Lo studio dimostra che avere una gravidanza è sicuro sia per la madre sia per i neonati. Non è stato osservato alcun peggioramento della prognosi per le pazienti che hanno avuto una successiva maternità», ha spiegato Lambertini.
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