venerdì 28 agosto 2020
Oltre 850 i bambini baresi con disabilità o che vivono in contesti di emarginazione sociale e fragilità hanno partecipato alle numerose attività dei centri estivi, per un significativo momento di condivisione e integrazione. Il Comune di Bari ha utilizzato i fondi messi a disposizione dal decreto Rilancio, con 53 strutture che hanno sviluppato tutta una serie di iniziative educative e ludiche.
I centri estivi destinatari del contributo sono distribuiti in 16 quartieri della città, soprattutto nelle periferie dove si avverte maggiormente la necessità di fronteggiare situazioni difficili e delicate anche a livello familiare. «Dopo i mesi del lockdown per l'emergenza coronavirus, in cui i bambini sono rimasti tra le pareti di casa alle prese con la didattica a distanza o con l'improvvisa mancanza di tutti i punti di riferimento quotidiani, tra cui nonni, insegnanti e amici – ha sottolineato il sindaco di Bari, Antonio Decaro – sia come Comune sia come Anci abbiamo puntato tutto sulla riapertura dei centri estivi ritenendola una delle questioni fondamentali da affrontare nella fase della ripartenza». I bambini hanno così potuto vivere la loro estate in totale spensieratezza, considerato che a volte in maniera inconsapevole sono impossibilitati ad esprimere direttamente i loro bisogni.
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