sabato 24 aprile 2004
Azzardi. Piccolo e in fondo simpatico, su "Libero" (22/4, p. 26) nel racconto della sfida Roma-Lazio: "Totti serve un assist d'oro che Cafu spreca malamente". Tutto bene, ma Cafu era alla Roma lo scorso anno, poi è andato al Milan. Meno piccolo, ma di poco, "Unità" di ieri, p. 24, segnala una trasmissione sull'anniversario della Liberazione: "Il 25 aprile 1944 è una data che segna una cesura nella storia". Tutto bene, ma era l'aprile 1945. Più grossa, e di sostanza, sempre ieri, su "Repubblica" Natalia Aspesi presenta il film su Lutero che arriva in Italia: "Luther, la risposta protestante alla Passione di Mel Gibson". Sette colonne e neppure un dubbio su due fatti. Primo, che da tempo è finita certa "fobia" cattolica verso Lutero, che pur nella rottura con Roma fu e resta a modo suo un testimone della fede, elogiato nel 1983 dal cardinale Willebrands, inviato del Papa, come uno dei padri della fede cristiana e di "profonda religiosità". Secondo e soprattutto, che in tema di passione di Cristo forse nessuno mai come Lutero ha posto l'accento sulla Croce e sul suo dramma tragico e carico di dolore. Così "The Passion" di Gibson è certamente un film molto più "protestante" e "luterano" che "cattolico". Non si può aver tutto, ma qualche competenza, per scrivere, occorrerebbe. Idem per Michele Prospero che, "Unità" di ieri, festeggia gli 80 anni di Rossana Rossanda - auguri sinceri! - scrivendo che per lei "i movimenti no global" sono "visionari politici cattolicheggianti". Certo: "cattolicheggia" oggi, "cattolicheggia" domani, non si sa dove vai a finire. Ma che vorrà dire, "cattolicheggiare"?
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