Avviata la mobilità tra diocesi dei docenti di religion
giovedì 25 settembre 2014
Dopo aver atteso a lungo il parere positivo dei ministeri interessati, lo scorso 11 settembre è stato definitivamente approvato il testo del Contratto integrativo della scuola relativo alle utilizzazioni e alle assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed a.t.a. per l'anno scolastico 2014/2015. La mobilità del personale scolastico passa ora alle singole Regioni per l'applicazione delle relative procedure.Il nuovo contratto riserva particolari disposizioni per la mobilità dei docenti di religione. Il ritardo con cui il testo del Contratto è divenuto definitivo - praticamente ad anno scolastico già iniziato -, ha costretto il ministero dell'Istruzione ad anticipare lo scorso luglio la presentazione delle richieste di mobilità degli insegnanti interessati. Sono quindi in corsa per i trasferimenti (utilizzazione o assegnazione) solo i docenti di religione che ne hanno fatto domanda, entro il termine del 25 luglio scorso e poi differito al 4 agosto, alla Direzione regionale nel cui territorio è ubicata la diocesi richiesta.I trasferimenti devono infatti avvenire d'intesa con l'Ordinario diocesano competente, rispettando la ripartizione delle diocesi sul territorio e la disponibilità dei posti di insegnamento della religione complessivamente funzionanti. Precedenza. In questa tornata, viene riconosciuta una precedenza nei trasferimenti per il docente di religione che nel corso degli ultimi nove anni (si calcola a partire dall'anno scolastico 2006/2007) sia stato interamente utilizzato in un'altra scuola, non a domanda volontaria ma a causa della insufficienza delle ore necessarie per la costituzione della cattedra o del posto. Viene ora garantito il diritto di precedenza nel caso in cui richieda di rientrare nella sede in cui prestava servizio nell'anno scolastico 2012/2013, con la stessa tipologia di posto, oltre a mantenere intatta l'attribuzione del punteggio come continuità di insegna-mento.Pensioni scuola. Si susseguono annunci e dichiarazioni su possibili adattamenti alla riforma Fornero (pensioni flessibili, pensioni anticipate, reversibilità, «quota 96», ecc.). È molto probabile che l'ennesima riforma del sistema Inps allargato sia inserita nella legge di stabilità 2015, complice anche l'invito all'Italia, da parte del Fondo monetario internazionale, di intervenire sulla spesa della previdenza. Non giocano a favore dei «quota 96» le chiusure «finanziarie» sulla vicenda, sebbene una disponibilità di fondi sia emersa, a sorpresa, dal nuovo sistema di composizione del Prodotto interno lordo. In ogni caso, ogni appuntamento con la pensione deve attendere settembre 2015.
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