giovedì 18 luglio 2002
La prova principale della vera grandezza di un uomo consiste nella percezione della propria piccolezza.A Londra esiste un intero museo dedicato a Sherlock Holmes, il famoso investigatore nato dalla fantasia dello scrittore scozzese Arthur Conan Doyle (1859-1930). Da uno dei suoi romanzi, Il segno dei quattro, estraiamo questa citazione sul valore della persona. È noto, infatti, che Holmes spesso risolve i suoi casi attraverso uno scavo intimo nella verità psicologica dei vari personaggi coinvolti nel delitto. La considerazione è semplice: l"uomo interiormente grande (e non quello che è tale per il potere o il successo conquistato: egli di solito smentisce questa regola) è umile, non prevarica, non si pavoneggia, ascolta gli altri e rispetta la dignità di tutti, anche delle persone modeste o misere.La tentazione di far crescere a dismisura la propria autostima è sempre in agguato e, senza cadere nell"eccesso opposto del masochismo, è indispensabile essere sempre pronti a giudicarsi e a vagliare i propri comportamenti. Spesso, infatti, non ci si accorge neppure " presi come si è dalla propria glorificazione " di piombare nel ridicolo. Molti di noi avranno conosciuto persone, anche intelligenti, che però sono sempre affamate di lodi, di gratificazioni, di incenso e, così facendo, non s"accorgono neppure più dell"elogio falso e persino ironico. Come diceva lo scrittore Mario Soldati, «l"umiltà è quella virtù che, quando la si ha, si crede di non averla».
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