mercoledì 10 giugno 2015
Sembra l'uovo di Colombo per mettere fine alle stragi provocate da conducenti ubriachi. Le campagne di sensibilizzazione e gli sforzi della polizia stradale hanno fatto molto, ma un dispositivo che blocchi il motore quando al volante si mette chi ha alzato il gomito potrebbe essere la vera soluzione al problema. Non un etilometro classico, ma qualcosa di simile è stato messo a punto negli Usa e presto potrebbe arrivare in commercio.Sta infatti per essere sperimentato sulle auto il programma "Dadss" che controlla la presenza di alcol nel sangue del guidatore, impedendo – senza possibilità di manomissione – l'accensione e il movimento del veicolo. La ricerca è stata avviata nel 2008 dall'Ente Usa per la sicurezza con 17 costruttori di automobili.Il controllo del tasso alcolico viene effettuato tramite un sensore agli infrarossi che "penetra" la pelle del conducente e rileva la concentrazione della sostanza nel sangue. Il dato viene poi confrontato con altre rilevazioni, come quelle connesse all'esame dell'aria nell'abitacolo, una funzione che consente al "dadss" di scoprire la presenza a bordo di altre persone non sobrie.La taratura che si sperimenta in America fa scattare l'allarme (e il blocco dell'auto) quando il tasso alcolemico supera lo 0,08%, valore limite negli Usa, ma il sistema potrebbe essere utilizzato anche in altri Paesi in cui sono in vigore limiti differenti. Nei soli Stati Uniti ogni anno sono 10mila le vittime di incidenti stradali attribuibili alla guida in stato di ebbrezza. Una strage che il nuovo sistema potrebbe grandemente ridurre.
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