martedì 8 settembre 2009
Sorpresa: "L'attenzione pubblica è tutta sulla Chiesa"! Così domenica Eugenio Scalfari nel suo solenne "fondo" su "Repubblica". "Tutta"? Troppa grazia! Non si ripete forse da anni che la modernità mette sempre più fuori gioco la vecchia Chiesa retrograda, medievale, oscurantista, nemica di tutte le libertà? Sì, come fosse incantato il disco, ma poi? Malpelo prende atto e mette in cartella: attenzione sull'attenzione pubblica tutta sulla Chiesa! Infatti ieri pareva un plebiscito: il Papa a Viterbo ha ricordato semplicemente che ai cattolici degni del nome compete un "impegno in politica seguendo il Vangelo" ("Corsera", p. 5) e la cosa fa notizia. Già, ma allora il vezzo è altro, e tanti si impegnano a riscontrare "i nodi intricati della Curia" (ivi), ad immaginare "contrasti" o persino "regolamenti di conti" (ivi) nella Chiesa stessa, con autorevoli consensi di storici del genere e di politici finora esperti di tutt'altre faccende, come Roberto Calderoli, che avendo varcato per una volta la porta della Cei ora ha voce in capitolo. Anche "Repubblica" (p. 9) del resto prende atto: "Il Papa: i cristiani in politica seguano il Vangelo". Ma vale da sempre, e allora è davvero offensivo " sempre "Repubblica" " dare per scontato "Il grande Scambio sui diritti civili" (p. 1) tra Chiesa e Stato. Lo può firmare e sottoscrivere solo chi sociologizzando, ha dato e dà un prezzo ad ogni cosa, ma corre il rischio di non riconoscere più il valore di alcuna, soprattutto di quelle essenziali. Cervelli lucidi? Davvero una brutta constatazione"
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