domenica 29 novembre 2015
Per entrare nella categoria degli "eroi" basterebbe, secondo Libero (venerdì 27), uccidere un un ladro che aveva palesi pessime intenzioni. E in casa armato, minacciava la figlia (11 anni) dell'"eroe" che, anch'egli armato, ha sparato un colpo letale. Il quadro è chiaro, ma c'è di mezzo la vita di un uomo, anche se delinquente. Così un pm vuole chiarire se la reazione del padre sia stata davvero necessaria e giustificabile e apre un fascicolo. È il caso classico della legittima difesa, in cui è in questione la misura. Indagare, però, non vuol dire accusare, anche se sul fascicolo è scritto: «Eccesso colposo di legittima difesa». Non è un'imputazione, ma un problema da risolvere: non se l'"eroe" è tale, cosa che non riguarda la giustizia, cui anche i delinquenti hanno diritto. Tempo fa un benzinaio uccise un rapinatore che stava fuggendo. In quel caso non c'era "difesa", ma solo rabbia e vendetta, eppure qualche politico di rilievo e qualche giornale definì il benzinaio «un eroe». L'eroismo è un'altra cosa: per esempio salvare, magari, un delinquente a rischio della propria vita. In Italia la pena di morte è stata abolita, ma insistere come fanno Libero e altri sull'eroismo, ne alimenta la voglia che già si vede. Da noi nessun tribunale può infliggerla. Anche il peggior criminale è un uomo, cioè un persona "a immagine e somiglianza di Dio": sarà Lui a giudicarlo. Chi uccide per difesa può essere incolpevole. Mai un eroe, ma da compatire. E giornali e politici non dovrebbero entusiasmare i pistoleros nostrani, ai quali si addice non una medaglia ma un bracciale nero, di lutto.IL PRIMO COMANDAMENTOÈ probabile che abbiano prima pensato ad Allah, ma poi, dopo le stragi, hanno cambiato idea. I cristiani non ti ammazzano se violi il comandamento "Non nominare il nome di Dio invano" e nello stupido film (Dio esiste e vive a Bruxelles) l'hanno fatto su Nostro Signore (un ubriaco di birra), su Maria (corpulenta e lamentosa), e Gesù (scappato di casa per andare sulla Terra per spassarsela). Invece dei tagliagole del Daesh hanno trovato una gratuita pubblicità su l'Unità, la Repubblica e il Fatto. I quali (giovedì 26) presentano i protagonisti del film come personaggi le cui imprese non sono descrivibili per rispetto ai lettori e al Comandamento. «Ci fa molto ridere», scrive l'Unità. Ma a leggere le blasfeme scempiaggini di cui il film è composto viene piuttosto da piangere per il livello cui il cinema riesce a scendere.ALLA ROVESCIAIl presidente del Codacons friulano, «avvocato esperto in diritto internazionale», si è già impegnato (175mila dollari) a farsi ibernare, quando morirà, da un'impresa di Miami (Usa) che lo farà risorgere fra 400 anni, conservandolo a testa in giù a meno 196 gradi. Ma l'avvocato non pensa che dopo quattro secoli in quella posizione vedrà il mondo alla rovescia?
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