Assieme agli schiavi sotto il Crocifisso
venerdì 29 marzo 2013
Se Dio stesso muore sulla croce allora non c'è più alcuna sofferenza che l'uomo deve affrontare da solo: anche l'angolo più buio dell'esistenza è abitato dal Creatore. È questa consapevolezza che nei secoli ha spinto numerosi ordini e congregazioni a farsi compagni di cammino dei più deboli, degli emarginati, dei sofferenti. Una missione che aveva abbracciato anche il beato Emanuele di Alburquerque, nato nel XIII secolo da una nobile famiglia portoghese diventò cavaliere laico dell'Ordine Mercedario, dedito alla liberazione degli schiavi. Nel 1289, in navigazione verso l'Africa, si trovò in una tempesta che fu sedata in modo miracoloso: giunto a destinazione poté liberare numerose persone ridotte a schiavitù. Morì in un anno non precisato in Spagna.Altri santi. Sant'Eustachio di Napoli, vescovo (III sec.); beato Bertoldo, religioso (XIII sec.). Letture. Passione del Signore: Is 52,13-53,12; Sal 30; Eb 4,14-16;5,7-9; Gv 18,1-19,42. Ambrosiano. Dn 3,1-24; Dn 3,91-100; Mt 27,57-61.
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