domenica 28 dicembre 2008
Cordata di critiche alla Chiesa e al Papa del Manifesto (domenica 21), Repubblica (lunedì 22) e Corriere della sera (mercoledì 24). Il primo parla dello «strapotere» (?) che «il Vaticano ha ritrovato in Italia» e «che non conosceva da secoli», dell'«insopportabile clero che, contro le leggi dello Stato, contro la volontà della famiglia, contro le sentenze in più alto grado della magistratura, s'intrufola persino nel sudario» (?), e ricorda che «ancora nel 1968, per ottenere il passaporto era necessario un certificato di buona condotta vincolato al parere del parroco». Ma quando mai? Segue Repubblica con la tesi: «La Chiesa esige uno "Stato cristiano"», che l'autore, Carlo Galli (Storia delle dottrine politiche, Università di Bologna), contrappone allo Stato laico: quello spagnolo, per esempio, e un po' quello italiano, che però laici non sono, perché, come Giovanni Gentile definiva lo Stato etico («L'orizzonte di ogni legittimità»), legittimano divorzio, aborto, fecondazione artificiale, eutanasia, matrimonio gay. Infine il Corriere, dove Sergio Romano, scrive che, verso l'Italia, «la Chiesa si esprime sostanzialmente come Robert Mugabe che ha detto recentemente del suo Paese: "Lo Zimbabwe mi appartiene"». La prova? Il «sentimento di proprietà che caratterizza il suo [della Chiesa] atteggiamento verso la penisola» mentre verso gli altri Paesi, quando legiferano in modo anticristiano, c'è disapprovazione, ma tolleranza. Ha mai letto l'ambasciatore Romano, i discorsi dei Papi nei Paesi visitati o, in Vaticano, ai suoi ex-colleghi? S'informi, ambasciatore, e poi si tolga le piume dal cappello.

L'UOMO-LAMPIONE
Chi abbandona il cristianesimo rischia di perdere il migliore strumento per la comprensione dell'uomo. C'è il timore che questo sia successo al filosofo Emanuele Severino, che, in un'intervista a La Stampa (domenica 21), afferma: «L'uomo è infinitamente di più di quanto il Cristianesimo pensi». E spiega: «In ogni uomo appare la verità [...] L'uomo è soltanto l'eterno apparire degli eterni, è un lampione che si accende o il rumore del vento, questi sono degli eterni come tutto ciò che ci viene incontro sulla terra». Un po' poco questo strano astrologismo, a confronto con il pensiero giudaico-cristiano: l'uomo immagine e somiglianza di Dio e suo figlio adottivo, unico essere creato da Dio per amore, al quale Cristo svela la sua altissima dignità e che fin dal concepimento è destinato alla vita eterna. Meglio il cristianesimo della filosofia di Severino.

IL CORRIERE DELLE CULLE
Lodevole la pubblicità data dal Corriere della sera (domenica 21) alle 30 «culle per la vita» esistenti in Italia, dove le mamme possono lasciare i loro bimbi invece di abbandonarli nei cassonetti. Ma perché non dire che 16 sono state realizzate, per primo, dal Movimento per la vita (Casale Monferrato, 1992), che ha ripristinato in forma moderna e discreta l'antica "ruota degli esposti"? Paura di non essere abbastanza "laico"?
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