venerdì 9 maggio 2014
Forse un domani ormai prossimo le toppe sui pantaloni e le stuccature sulle lamiere resteranno un ricordo come la tv in bianco e nero per i nativi digitali. All'università dell'Illinois, infatti, si sta sperimentando un nuovo materiale in grado di autoripararsi, nel caso venga forato.Per la prima volta, testimonia un articolo sulla rivista Science, un materiale lacerato da qualcosa che l'ha attraversato con la velocità di un proiettile, lasciando un foro di tre centimetri, si è riparato da solo fino a tornare come nuovo. Dopo analoghi esperimenti, ma limitati a fori di piccolissime dimensioni, i ricercatori hanno deciso di costruire un materiale dalla struttura completamente nuova, ispirandosi ai vasi sanguigni. Hanno messo a punto una rete di canali, riempiti con liquidi speciali che scorrono al loro interno, come fa il sangue nelle vene. Nel momento in cui il materiale viene lacerato, i liquidi fuoriescono dai capillari e, mescolandosi, formano un gel che solidificandosi ripara il materiale. Il primo esperimento non avrebbe potuto dare un risultato migliore: i ricercatori hanno danneggiato il materiale, provocando un foro dal diametro di tre centimetri e mezzo. I liquidi fuoriusciti dai "capillari" si sono trasformati in un gel che in 20 minuti ha richiuso completamente il foro. Il materiale è tornato all'apparenza come nuovo, anche se ha recuperato "solo" fino al 62% della robustezza originale. Il risultato però supera di 100 volte quanto sanno fare i materiali che si autoriparano oggi esistenti.
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