martedì 17 marzo 2009
«Habeas vultus»! Titolo, domenica, del solenne fondo di Barbara Spinelli ("La Stampa") in tema di rischio odierno di razzismo. «Habeas"vultus»? Vorrebbe evocare l'«Habeas corpus», ordine di consegna di un accusato o di un testimone all'interno di un processo, ma è una stecca sintattica da arrangiamento. «Corpus» infatti, retto da «habeas», è accusativo singolare neutro e «vultus», nominativo o genitivo singolare maschile, dovrebbe essere «vultum». Titolo arrangiato, ma l'espressione è anche nel testo. Tra Autrice e Redazione nessuno ha avvertito la stecca sintattica? E proprio lì accanto pare rispondere subito un titolo: «Controlli mancati». Perfetto, ma è sullo «scandalo Grinzane», ove una cultura orgogliosamente «laica» " nomi e cognomi molto alla moda " ha dato il meglio di sé nel suo peggio, impadronendosi in nome della propria superiore modernità di iniziative culturalmente altrui, e nel caso, di cultura apertamente religiosa, come il Grinzane Cavour. Non basta, però, perché il massimo del ridicolo " ben segnalato ieri da Pierluigi Battista sul "Corsera" (p. 28: "Lettera al sacerdote dell'anticlericalismo") " è che, scoppiato lo scandalo, arriva dal suo interno il solito matematico da palcoscenici vari sempre unilaterali che, costretto alle dimissioni, dichiara che la vicenda è «una vittoria dei clericali»! Un discorso " scrive Battista " di «fantastica infondatezza», che rivela il «parossismo ossessivo» e «la fissazione paranoica" del più scatenato misticismo egotistico». Sì, sempre in tema: arrangiamenti e stecche non di grammatica, ma di cecità e pregiudizio. E ben più gravi.
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