mercoledì 22 novembre 2017
«Da fidanzati ci chiedevamo quale famiglia avremmo voluto essere. Un giorno abbiamo incontrato una coppia della Comunità Papa Giovanni XXIII e ci hanno raccontato la loro esperienza: era quello che cercavamo».
Matteo ed Eleonora, 34 e 27 anni, sono due giovani di Varese. Ragazzi normali, per i quali il Signore aveva in mente qualcosa di speciale. L'incontro con l'associazione fondata da don Oreste Benzi, che gestisce centinaia di case famiglia, ha dato un nuovo senso alle loro vite. Hanno conosciuto persone disposte ad aprire la propria casa a chi è in difficoltà e hanno capito che era quello il progetto che volevano realizzare. Arrivati a Mantova nel 2015, si sono sposati nella parrocchia di San Silvestro, poco lontano dalla città. Vivono nell'ex canonica messa a disposizione dall'Unità pastorale e dalla scorsa estate ospitano quattro giovani: tre, tutti africani, sono stati affidati loro dai Servizi sociali; una ragazza, invece, sta vivendo un'esperienza di condivisione.
Così è nata la casa famiglia “San Giovanni Bosco”, benedetta dal vescovo Marco Busca nei giorni scorsi. Matteo ed Eleonora non si limitano a offrire un tetto ai giovani, ma danno conforto e attenzione, come avviene in una famiglia qualsiasi. «I ragazzi che ci sono stati temporaneamente affidati – raccontano – li amiamo come se stessero con noi per sempre. Facciamo sperimentare loro quella vita normale che non hanno mai potuto apprezzare». Una normalità sognata da tanti e che, grazie a Matteo ed Eleonora, diventa realtà.
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