giovedì 6 febbraio 2020
Non poteva mancare, nella versione cinematografica di Piccole Donne di Greta Gerwig – nei cinema in questi giorni – la scena in cui Jo March sacrifica i suoi capelli: li fa tagliare e li vende per consentire alla mamma di raggiungere il padre che è stato ferito al fronte. Chissà se ha mai letto questo passo del libro di Louisa May Alcott la piccola Anita, 9 anni, origini messinesi ma residente con la famiglia ad Asti, che nei giorni scorsi ha deciso di tagliare la sua lunghissima treccia di capelli castani che le arrivava alle ginocchia per donarla all'associazione "Un Angelo per Capello". «Eravamo tutti con lei dal parrucchiere in questo momento importante – racconta il papà Saverio –. Da quando è nata, Anita non aveva mai neanche spuntato i capelli».
Quella treccia poteva restare un semplice cimelio. Invece, aiutati anche da mamma Angela e dalla sorella maggiore Chiara, Anita e il suo papà hanno chiesto all'ospedale Gaslini di Genova i riferimenti di un ente affidabile per dare un valore importante a questa scelta. Il progetto "Un Angelo per Capello" prevede che un'azienda specializzata fornisca all'associazione parrucche inorganiche per pazienti oncologiche in cambio delle ciocche di capelli naturali donate: un aiuto concreto a persone che non possono sostenere economicamente l'acquisto di una parrucca, per conservare il proprio aspetto e con esso la propria sicurezza personale.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI