sabato 10 ottobre 2015
Leggi e pensi a Baruch Spinoza: «Le azioni umane? Non compiangerle, né deriderle, né condannarle, ma comprenderle». E ti viene in mente che no, talora questo detto non vale per la carta stampata. Pare infatti impossibile – a ragionare dritto – comprendere perché mercoledì rimbalzi con evidenza quasi su ogni pagina un prete che pare giustificare le pedofilia, mentre la notizia che i killer di don Pino Puglisi dopo averlo ucciso «giocarono al Lotto i soldi» che gli trovarono in tasca risalta solo qui su «Avvenire» (p.3: «Come sotto la Croce»!) e sul «Giornale» (p.14). Compiangere? Sì. Anche condannare, ma apparirebbe incomprensibile se logica e serietà prevalessero in pagina. Anche tra i preti c'è, talora, tanta differenza. Non giudichi il primo, anche perché ci ha già pensato (non per le cronache, ma a ragion veduta) il suo vescovo, ma ti dispiace che il secondo sia così trascurato. Si sa: il bene non fa rumore, invece il male sì, come un bulldozer che spiana una foresta cresciuta nel tempo. «Come sotto la Croce»? Vero «azzardo», ma buono. È il posto del cristiano, il posto del laico credente, del prete, del vescovo e del Papa: senza clamore, senza scoop. Sotto la Croce, tra i killer del tempo, ci fu anche qualcuno che capì: «Quest'uomo era veramente il Figlio di Dio!» A proposito, forse sul Sinodo a poco a poco meno attenzione: non sempre pagine abbondanti, ma ti consola il fatto che la realtà da duemila anni cammina lo stesso. Don Pino Puglisi è vivo, anche lui deposto dalla Croce, e annoti che anche il suo uccisore lo ha capito, ora. Lo è anche don Peppe Diana, lo sono in tanti preti. Dunque qualche «azione umana» va compresa, e per gioirne insieme. Sinodo – "cammino comune" – in corso: oltre la schiuma di cronaca ciò che conta è l'evento. Si sa che non tutti in pagina lo capiscono, ma è già messo nel conto.
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