giovedì 26 febbraio 2015
Nasce l'«Erasmus della fede», un progetto che consentirà a 12 studenti della Pontificia Università Lateranense di vivere un'esperienza di evangelizzazione e servizio in terra di missione, cioè in una di quelle periferie del mondo care a Papa Francesco. A differenza di quanto accade con il programma europeo, però, i giovani non potranno scegliere la destinazione che sarà "a sorpresa" fino al giorno della Messa di invio. Proprio questa disponibilità incondizionata richiesta ai ragazzi «educa alla gratuità dell'amore e alla spontaneità del gesto missionario», come sottolinea il rettore dell'ateneo del Papa, monsignor Enrico Dal Covolo, che ha fortemente voluto l'iniziativa «12xLui» promossa dalla Pastorale universitaria. Così, aggiunge il vescovo, «l'azione svolta nei Paesi di destinazione raggiunge un duplice obiettivo: quello di portare una presenza di carità e di amore nelle cosiddette periferie dell'esistenza, e quella di rappresentare per ciascun giovane un momento di crescita indimenticabile e d'inestimabile valore». Il primo studente a partire sarà Fabio Massimo Battaglia, 24 anni, laureando nella facoltà di Diritto civile, che ad aprile raggiungerà la diocesi di Trichur, in India meridionale. «La selezione avviene dopo un accurato percorso di discernimento e di preparazione» e i ragazzi – come spiega don Mirko Integlia, cappellano della Pontificia Università Lateranense – saranno impegnati «per un periodo breve o lungo, a seconda dei loro piani di studi e della intensità degli impegni accademici».
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