Lo stile di una Chiesa che accoglie il mondo
martedì 7 dicembre 2021
La chiesa ambrosiana ha la responsabilità oggi di vivere lo stile indicato dal suo patrono, sant'Ambrogio: Cristo, scriveva nel «De Paenitentia» il vescovo di Milano, «ristora, non esclude, non respinge». È partendo da queste basi che ancora oggi i cristiani dovrebbero impegnarsi a costruire un mondo migliore, aperto soprattutto a chi è in difficoltà o vive a margini. A Milano nel 374, quando si trattò di trovare un pastore, si scelse una personalità capace di creare comunione, proprio a partire da questo «sguardo di accoglienza». All'epoca Ambrogio era prefetto della città ed era un catecumeno, ma si dimostrò capace di mediare tra le diverse fazioni. Padre amorevole per gli ultimi, Ambrogio scrisse pagine preziose di esegesi, morale e spiritualità, diventando uno dei grandi padri dell'Occidente. A Milano era giunto da Treviri, dove era nato nel 339-340. Nel 370 divenne governatore della provincia Aemilia et Liguria. Morì nel 397.
Altri santi. San Carlo Garnier, martire (1605-1649); santa Maria Giuseppa Rossello, vergine (1811-1880).
Letture. Romano. Is 40,1-11; Sal 95; Mt 18,12-14.
Ambrosiano. Sir 50,1a-b(cfr.); 44,16a.17ab.19b-20a.21a.21d.23ac; 45,3b.12a.7.15e-16c; Sal 88 (89); Ef 3,2-11; Gv 9,40a;10,11-16.
Bizantino. Eb 4,1-13; Lc 21,12-19.
t.me/santoavvenire
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI