mercoledì 8 dicembre 2004
Segno di tempi grami: ogni giorno in pagina mix di presunzione, allegria e superficialità. Classico esempio "Panorama" in edicola (9/12, p. 26), per cui Luciano Violante, autore per Piemme di un interessante libro, "dimostra una preparazione teologica non comune". Ti fideresti sulla parola, visto il personaggio autorevole, ma "Panorama" vuole dimostrare la sua tesi, e continua: "Nella prefazione cita infatti il filosofo ebreo Hans Jonas". E quell'"infatti" è pura crema di frou-frou superficiale: per essere preparato in teologia, e in modo non comune, dunque, basta citare un filosofo ebreo. Forse è poco, ma chi si accontenta"Via col vento della fantasia di parte anche "Repubblica"(p. 24), che per l'omelia del cardinale Tettamanzi, il quale nella festa di S. Ambrogio ha richiamato tutti i milanesi alle esigenze di oggi non trova di meglio che titolare: "Uno schiaffo ai politici". Leggi e non trovi schiaffi, ma Vangelo. Allegri e frou frou, ieri, anche "Messaggero" e "Foglio". Il primo per Mario Aiello - p. 7 : "La Chiesa contro il Prof." - che legge a metà un testo dell'"Osservatore Romano" come fosse tutto contro Prodi e a favore di Berlusconi. E non è così. Il secondo, invece - anch'esso p. 7: "Perché Don Camillo non scomunica i teo-con ma i teo-marxisti" - arruola allegramente il cardinale Ruini nei paraggi dei cosiddetti "atei devoti" leggendo maliziosamente la sua prolusione al recente incontro ecclesiale sul "Progetto culturale". Don Camillo - oggi prete da 50 anni: auguri! - non "scomunica" nessuno. Ragiona con tutti, e senza frou frou.
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