Allegria, studio, preghiera e bene: la sua "formula" della santità
lunedì 31 gennaio 2022

La formula della santità? Per san Giovanni Bosco era semplice: “Primo: allegria. Secondo: doveri di studio e di preghiera. Terzo: far del bene agli altri”. Una formula che egli stesso visse da testimone con tutte le sue energie, contribuendo a costruire una delle più grandi “scuole di santi”: la famiglia religiosa salesiana. Un’eredità al cui cuore c’è l’impegno nell’educazione delle nuove generazioni: “Miriamo a formare onesti cittadini e buoni cristiani”, diceva don Bosco, che era nato nel 1815 a Castelnuovo d’Asti, oggi Castelnuovo Don Bosco. Divenuto sacerdote nel 1841, nello stesso anno cominciò a lavorare all’opera che poi diventò la Società Salesiana, fondata nel 1854. Nel 1872, con santa Maria Domenica Mazzarello (1837-1881), fondò l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Don Bosco morì nel 1888: al mondo aveva donato le basi per una nuova “pedagogia del cuore”.

Altri santi. San Geminiano di Modena, vescovo (IV sec.); san Giulio d'Orta, sacerdote (IV sec.).

Letture. Romano. 2Sam 15,13-14.30;16,5-13; Sal 3; Mc 5,1-20.

Ambrosiano. Sir 24,30-34; Sal 102 (103); Mc 5,24b-34.

Bizantino. 1Cor 12,27-13,8; Mt 10,1.5-8.

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