martedì 22 dicembre 2015
«La fiera delle idiozie sull'Islam» (“Libero”, 18/12, p. 25). Titolo che critica un libro a firma Franco Cardini, “Terrore e idiozia” (Mondadori), come sempre serio e documentato sull'islam. E sulla Chiesa cattolica? Abbondanza. Clamoroso, da tempo tra i ritagli sul tavolo: «Il Papa boccia i più bravi a scuola» (“Giornale”, 21/11, p. 12). Francesco aveva messo in guardia da un'educazione tutta basata sulla competizione e sulla selezione che spinge alla rivalità tra i giovani con lo scarto programmato dei deboli. L'idiozia, forse, è tutta in quel titolo! Ancora più indietro, stessa fonte (26/9, p. 1): «Toh, al Papa non interessa la democrazia»! Perché – testuale – nel viaggio a Cuba e negli Usa «Papa Francesco, il presidente Obama e Raul Castro si sono ringraziati a vicenda»! Accusa idiota e sconclusionata, se pensi che proprio allora Francesco aveva ricordato insieme come realtà primarie «Casa, lavoro, terra e libertà». Libertà, appunto! Ancora peggio, stesso giorno, il titolaccio sul “Foglio” (p. 21): «Questo Papa piace agli americani perché non lo capiscono». Bel caso: con gli «idioti» che sarebbero tutti «gli americani»! Più recente, meno appariscente, ma ugualmente segno di superficialità, “Manifesto” (18/12, p. 10: «Il caro prezzo della salvezza»): Alessandro Santagata risale alle origini dei Giubilei, spiegando tutto, e solo, con la drammatica «contesa tra Papato e Impero». All'origine del Giubileo, quindi, solo interessi terreni, tangibili, di denaro e di potere, con Bonifacio VIII in prima fila di potenza e prepotenza, “invenzioni” varie e… moneta sonante? Beh! Se ricordi che in realtà la prima Porta Santa arrivò per iniziativa del mitissimo Celestino V, all'Aquila, e 4 anni prima del Giubileo di Bonifacio, qualche traccia di imperizia, almeno, la trovi ancora. È la stampa, non proprio in… bellezza.
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