sabato 7 marzo 2009
Pagine pressappochiste, e non di dilettanti. Sul "Venerdì", ieri (p. 27) la Bonino elogia «il coraggio« di Hans Küng: «chiede, se capisco bene, una sorta di Concilio Vaticano III». Capisce bene, ma subito dopo deraglia: «C'è voluta Angela Merkel per dire a Ratzinger "dovevi prendere proprio il cardinale (sic!) negazionista?"» E così la Emma gestisce anche i Concistori! Arriva pure Bertinotti intervistato da Luca Inglese ("Left", 5/3, pp. 14-16): «mutuando la critica di Hans Kuhn (sic!) al Vaticano» parla di «poco coraggio della politica», aggiunge che «la Chiesa tenta l'influenza per il predominio, ma non ha l'egemonia dei consensi» e va all'arrembaggio: «Ratzinger si interessa tanto all'Italia perché ne vuole fare una riserva». Già: sui «consensi» lui si fida solo dei numeri di Pannella, ma quanto a «influenza» il comunismo è stato una malattia più grave, e in tema di «riserve» pare che solo in Italia ci sia ancora qualcuno che vuole rifondarlo. In ogni caso un successone per Küng: è citato da tutti, anche se lo storpiano in Kuhn. Ma l'allegria pasticciona delle citazioni è contagiosa: Giorgio Bocca " "L'Espresso" in edicola, p. 9, "I faziosi di Eluana" " elogia convinto «lo stile evangelico» del «priore Pietro (sic?) Bianchi» per poi deplorare questa Chiesa col suo «culto della vita ad ogni costo», che produce cose come «la pia istituzione del Cottolengo, dove tengono in vita esseri mostruosi e deformi». Già: secondo certe pagine «coraggio» e «stile evangelico» dovrebbero portare a staccare tutto" E invece questa vecchia Chiesa insiste. Si sa: pretende l'«influenza» sulla «riserva»"
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