Obbedì alla coscienza accettando il martirio
venerdì 26 agosto 2022
Da comandante dell'esercito a evangelizzatore e martire, l'itinerario di vita di sant'Alessandro di Bergamo è tenuto insieme dal coraggio e dalla determinazione di chi non rinuncia al proprio credo per metterlo al servizio dei poteri del mondo. Il patrono di Bergamo visse tra III e IV secolo, era alla guida di una centuria della legione Tebea che, dopo aver operato in Oriente, venne inviata in Occidente per contenere gli attacchi di Quadi e Marcomanni. Giunti nel Vallese, però, ai soldati venne ordinato di catturare i cristiani: al rifiuto da parte dei soldati ci furono due decimazioni. Pochi riuscirono a fuggire: Alessandro arrivò a Milano, dove fu però catturato. Grazie a san Fedele scappò a Como, dove fu nuovamente preso. Ancora una volta riuscì a fuggire arrivando a Bergamo, ospite del principe Crotacio. Decise quindi di dedicarsi alla predicazione, convertendo numerosi bergamaschi, ma nel 303 fu scoperto, incarcerato e condannato: morì martire, decapitato, il 26 agosto a Bergamo, dove ora sorge la chiesa di Sant'Alessandro in Colonna.
Altri santi. Madonna di Czestochowa; beata Maria di Gesù Crocifisso (Mariam Baouardy), carmelitana (1846-1878).
Letture. Romano. 1Cor 1,17-25; Sal 32; Mt 25,1-13.
Ambrosiano. 2Cr 36,5-12.17; Sal 78 (79); Lc 12,22-26.
Bizantino. 2Cor 7,10-16; Mc 2,18-22.
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