adozione & affidoDaniela Pozzoli
venerdì 14 maggio 2010
Sono brasiliani i quattro fratelli, tutti figli di padri diversi che non li hanno riconosciuti, per i quali Aibi cerca una famiglia italiana. I bambini hanno vissuto con la madre fino all'aprile 2007, ma la donna non era in grado di occuparsene. Così sono stati portati tutti insieme in un orfanotrofio. I fratellini sono sempre stati molto legati, tanto che il Tribunale di San Paolo ha stabilito andassero in adozione senza essere separati. Per questo i quattro dovranno essere accolti da un'unica famiglia o, in alternativa, da due diverse che dividano in due gruppi i fratelli, ma che li adottino nello stesso momento e che possano assicurare i contatti. Joachim, il maggiore, ha 12 anni e frequenta la prima media; non ha nessun problema né cognitivo, né fisico. Ha un buon rapporto con altri bambini ed è molto protettivo nei confronti dei fratelli. Ana ha 8 anni e frequenta la seconda elementare. Joan ha 6 anni e va all'asilo. Janine, 3 anni, soffre di epilessia in una forma non preoccupante dal momento che da più di un anno non ha crisi. Recentemente i medici le hanno sospeso i farmaci. Janine ha uno sviluppo regolare rispetto alla sua età.
Info: Aibi: 02.98822347.

Tre buone notizie
I lettori della rubrica hanno sostenuto in questi anni Ilja, Maksim e Andrej, bambini russi segnalati da padre Stefano Caprio che ha fondato nell'ex Unione Sovietica il «Comitato Milano-Mosca Sos». Il primo, emofilico, ha terminato le superiori e ha già un lavoro. Il secondo, malato e cresciuto in orfanatrofio (sostenuto dal 2007), ha trovato una famiglia adottiva italiana. Il terzo e più piccolo, Andrej, grazie anche ai nostri lettori ha potuto essere operato per un tumore al cervello. Oggi sta bene.
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