adozione & affido
venerdì 10 febbraio 2012
Solo pochi giorni, fino a martedì, per adottare un ragazzino cinese di 13 anni, Hao, che ne ha trascorsi sei in istituto. «Sano come un pesce», stando da quanto dicono le schede redatte dal medico del distretto di Chengdu. Occhi neri e mobilissimi che raccontano tutto del suo carattere. Combattivo e resistente, al suo ingresso in istituto Hao era alto 112 centimetri e pesava solo 19 chili, ma aveva già occhi luminosi e inquieti che gli facevano registrare tutto ciò che si muoveva attorno a lui. All'interno dell'istituto si è rivelato da subito un bambino estroverso con buone capacità di adattamento. Nervoso e fragile, non aveva ancora un forte senso del gruppo e tendeva a proteggersi dagli altri. Se i bambini gli prendevano i giocattoli lui, magrolino com'era, reagiva spintonandoli. Poi è entrato nel programma «Little Sister» assieme ad altri bambini e ha iniziato a socializzare. I volontari gli raccontavano storie, gli facevano vedere cartoni animati e pian piano Hao ha imparato anche a essere meno aggressivo. Finché una casa famiglia lo ha accolto. Al contatto con il calore di una coppia e di altri bambini è cresciuto tanto. È stata la carezza di madre a trasformarlo in un bambino attento che dà retta agli adulti ed è tenero con i più piccoli. Nel 2007 ha iniziato la scuola. Dopo i primi mesi di difficoltà, anche stavolta Hao è stato una rivelazione per il suo spirito di adattamento e oggi è un bravo studente che ama lavorare e dare una mano nelle pulizie. Ma non ha mai smesso di sperare in una famiglia vera. In Cina i minori, quando compiono 14 anni, vengono mandati fuori dagli istituti per essere ospitati in altri centri fino ai 19 anni. E dal compimento del 14° anno d'età, che avverrà a giorni, non possono più essere adottati.
Info: Aibi, tel.: 02.988.221; aibi@aibi.it
Daniela Pozzoli
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