giovedì 10 dicembre 2015
Buone notizie nella lotta alla malaria. Secondo il World Malaria Report dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), più della metà (57) dei 106 Paesi che nel 2000 combattevano contro la malattia, nel 2015 hanno ridotto i nuovi casi del 75%. In questi 15 anni inoltre 18 Paesi sono riusciti a ridurre i soggetti colpiti del 50-75%. A livello globale, nonostante i progressi, rimane ancora molto lavoro da fare: circa 3,2 miliardi di persone (quasi la metà della popolazione mondiale) sono a rischio malaria. Nel 2015 sono stimati 214 milioni di nuovi casi e circa 438mila decessi.Le zanzariere trattate con gli insetticidi hanno contribuito molto nella lotta alla malattia, seguite dalle terapie combinate basate sull'artemisinina (appena premiata con il Nobel) e infine da ambienti interni trattati con insetticidi. «Dal 2000 gli investimenti nella prevenzione e nella cura hanno evitato oltre 6 milioni di morti – ha detto Margaret Chan, direttore generale dell'Oms –. Ora la sfida è quella di fare ancora di più».Per la prima volta – evidenzia il World Malaria Report 2015 – nella regione europea non sono stati registrati casi «indigeni». Dal 2000, il tasso di mortalità della malaria è diminuito dell'85% nel sud-est asiatico, del 72% nelle Americhe, del 65% nella regione del Pacifico occidentale, e del 64% nel Mediterraneo orientale. «Mentre in Africa la malattia continua a mietere vittime – conclude il rapporto –, negli ultimi 15 anni i tassi di mortalità sono diminuiti del 66% tra tutti i gruppi di età e del 71% sotto i 5 anni».
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