mercoledì 9 ottobre 2019
È una delle opere religiose più rappresentative di Acireale, oltre che un'attrazione turistica, ma da tanti anni versa in condizioni critiche. Si tratta del suggestivo presepe settecentesco che si trova nella chiesa di Santa Maria della Neve, realizzato dentro una grotta e composto da 34 personaggi, a grandezza naturale, in abiti ottocenteschi. Il bambinello è fresco di restauro e altri due personaggi torneranno al loro splendore grazie a una sponsorizzazione di 6mila euro offerta dall'Aias, associazione che si occupa dell'integrazione sociale e della riabilitazione neuropsicomotoria delle persone con disabilità. Il parroco Francesco Mazzoli spiega: «Le figure saranno restaurate all'interno della struttura Aias e i ragazzi assistiti potranno collaborare con la restauratrice della Soprintendenza». Le due statue scelte sono quelle più ammalorate. «Questo progetto – aggiunge don Mazzoli – realizza il superamento della concezione antica di disabilità, che oggi diventa invece un'abilità diversa. I ragazzi collaborano al restauro di un'azione divina e ne ricevono anche beneficio dal contatto con l'esperienza teologale». La Regione siciliana ha concesso un altro contributo di 3mila euro. Frattanto, don Mazzoli vorrebbe far guidare ai ragazzi dell'Aias, nel periodo di Natale, le visite al presepe.
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