martedì 19 maggio 2015
Rinunce tra belle e brutte, e novità felice. Sul "Giornale" domenica grande "apertura" con annuncio: «Lotta ai privilegi. Mattarella rinuncia alla super-pensione». Con grande evidenza lì sotto – stessa prima pagina – il collega Giovanni Grasso, «consigliere per la stampa» del Quirinale respinge seccamente l'accusa falsa circa i super-guadagni del Presidente. Bell'esempio di chiarezza. In genere le messe a punto o le smentite sui giornali vengono nascoste negli angoletti bui delle pagine interne: stavolta no! Bella occasione di verità, anche se la notizia era per la verità nota sin dal febbraio scorso... Dovrebbe essere sempre così, e certo giornalismo che vive di chiacchiere e accuse volutamente orientate e distorte per danneggiare avversari andrebbe in soffitta: sarebbe rinuncia doverosa. Ma in tema di "rinunce" c'è altro, e sempre domenica sul "Garantista" (p. 2) leggo che don Ettore Cannavera, prete amico e collega che conosco e stimo, da sempre tutto dedito agli ultimi in difficoltà, «"rinuncia" al servizio nelle prigioni di Cagliari»: «Mi dimetto: tenere minori in cella non ha senso»! Si dovrebbero trovare soluzioni diverse. Don Ettore ricorda che Papa Francesco ha definito «soluzione facile e illusoria» quella di istituire vere e proprio carceri per i minori, e afferma: il carcere minorile non solo non serve, ma è spreco di denaro pubblico, «un minore in carcere costa 1.000 euro al giorno, un minore in comunità 600 euro al mese»: 30.000 contro 600! Dove è l'assurdità? Concludo con una novità, per me bella. Domenica "RomaSette" (p. 3) Graziella Melina racconta che il cardinale Vallini quel giorno è in visita a San Bernardino da Siena, zona Torre Gaia, ove vive don Mario Pasquale, che per «quasi 40 anni» da prete ha fatto l'operaio in «fabbrica, che è realtà missionaria più intensa». Ora "in pensione" è parroco. Parroci e/o operai in fabbrica, ma preti: sempre in missione!
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