domenica 3 maggio 2015
Avrà nelle gambe 300 chilometri a piedi e in skateboard, quando domani terminerà il pellegrinaggio di solidarietà da Dovadola (Forlì) ad Assisi, sulle orme di san Francesco e sant'Antonio, per aiutare 60 bambini brasiliani a stare meglio nella struttura che li ospita. Alexandre Pires, 40 anni, assistente di volo per 17 anni e ora imprenditore, ha inaugurato il suo progetto lo scorso 18 aprile, partendo da Dovadola, dove sant'Antonio da Padova dimorò nel 1221-22, e da dove parte il "Cammino di Assisi". Con il progetto sociale "1804ocaminho", Alexandre Pires vuole aiutare i bambini della "Casa de Acolhimento" di Porto Alegre, gestita dai frati francescani. L'obiettivo è ambizioso: raccogliere 100mila reais (oltre 30mila euro) per costruire nuovi bagni, biblioteca e area giochi. Come farà? Ha filmato i luoghi e le persone che ha incontrato e tutto ciò potrà essere visto attraverso i social network e YouTube. Nasceranno un libro e un documentario, da acquistare con un'offerta minima di 10 reais (3 euro) per la Casa dei Francescani di Porto Alegre, direttamente online nel sito (www.benfeitoria.com/1804ocaminho). Com'è nata l'idea? Racconta: «L'ispirazione mi è venuta facile, dopo aver letto "Alla ricerca di Francesco" di Ian Morgan Cron. Così ho deciso di fare qualcosa di diverso per festeggiare il mio 40esimo compleanno», condividendo l'avventura con Cesar Farias (regista) e Fernando Magnone (tecnico e traduttore). Conclude Alexandre: «L'arrivo ad Assisi dimostra che è possibile credere in un mondo migliore».
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