A Piacenza e Napoli fu autentico riformatore
mercoledì 17 giugno 2015
Da cultore del diritto a pastore illuminato e riformatore: è questo il percorso compiuto dal beato Paolo Burali, che fu vescovo di Piacenza e poi di Napoli. Nato a Itri presso Gaeta nel 1511, battezzato con il nome di Scipione, si laureò a Bologna in diritto civile e canonico e fu avvocato a Napoli per 14 anni, durante i quali ebbe anche incarichi pubblici. Nel 1557, lasciando tutto, si ritirò dai padri teatini di san Paolo Maggiore dove ricevette il nome di Paolo. Fu poi ordinato prete e divenne superiore del convento. Fu poi superiore del convento di San Silvestro a Roma e nel 1568 Pio V lo nominò vescovo di Piacenza. Qui, sull'esempio di Carlo Borromeo, riformò la vita della diocesi secondo le disposizioni del Concilio di Trento. Vescovo di Napoli nel 1576 morì nel 1578 a Torre del Greco.Altri santi. Sant'Imerio di Amelia, vescovo (V sec.); beato Pietro Gambacorta, fondatore (XV sec.).Letture. 2 Cor 9,6-11; Sal 111; Mt 6,1-6.16-18.Ambrosiano. Nm 10,33-11,3; Sal 77; Lc 6,17-23.
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