martedì 30 luglio 2019
Fiocco azzurro a Montebruno, in Val Trebbia, nella città Metropolitana di Genova, 228 anime compreso il neonato, dopo oltre 3 anni di nascite zero. Lieto evento ma anche esempio di integrazione visto che, se il padre di Gabriele, nome del piccolo venuto alla luce da pochi giorni, appartiene a una famiglia storica del posto, la mamma è romena, dipendente della casa di riposo della parrocchia di Torriglia. E a Montebruno, arroccato sull'Appenino ligure, non meno bello della costa che rende la Liguria famosa nel mondo, è festa. «Ogni nascita è bella ma questa ha qualcosa in più, visto il dramma dello spopolamento di questi luoghi – dice il sindaco Mirko Bardini – significa che si crede ancora nel territorio». Bardini ha fatto visita alla famiglia. «Qui ci conosciamo tutti. La nonna di Gabriele mi ha detto che è felice perché il bimbo continua la tradizione di famiglia, prosegue il suo nome». Fa eco don Pietro Cazzulo, parroco di 12 paesi e del santuario Nostra Signora dell'Assunta a Montebruno (diocesi di Tortona), meta di migliaia di fedeli: «Una nascita in questi luoghi dove lo spopolamento è grandissimo, è molto bella». E aggiunge buona notizia al lieto evento: «Il 30 giugno ho battezzato una bella bambina sul monte Antola, il più alto della regione, nella cappelletta che ho fatto costruire anni fa».
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