martedì 16 febbraio 2010
«È una colpa essere cattolici?». Così 35 anni fa ("Il Giorno", 15/10/1975) Ferdinando Camon suo malgrado profetico. Oggi l'interrogativo è superfluo. Sui giornali: il cattolico Bachelet escluso dalla Rai " che però pare rimedierà, ndr " Ceccanti designato dal Pd per concordare il programma per le regionali rifiutato da Pannella (Bonino incorporata di serie): pericoloso, è un cattolico! Ma loro non erano "liberali, libertari, in una voce tutte le voci"? Sì, ma a intermittenza, come le frecce dell'auto. A Radio Radicale leggono sempre il "lupus", ma se è scomodo silenzio tombale. Venerdì p. es. qui il falso trentennale ripetuto da Bonino su "L'Unità": "l'84%" con i radicali a favore della "194"! Invece nei due voti del 17 maggio 1981 solo l'11% fu con loro che volevano abrogare tutta la legge, l'89% contro, e a favore della 194 fu il 68%. Così: oggi "L'Unità", succursale devota, beve il falso smaccato della "capolista". E Radio Radicale? Sabato e fino ad oggi silenzio di tomba. Sarà così anche per questo lupus. I cattolici sono scomodi" Ieri leggo: "Bersani dispiaciuto" ("Messaggero", p. 8) perché la Binetti è andata via. Si chieda perché c'era e, ora, non c'è più. La realtà è chiara: alle regionali, e senza primarie, è capolista chi sui temi forti di vita e famiglia, ma anche di concreta solidarietà, della tradizione sociale cristiana e operaia è da sempre "contro" e perciò sui programmi non vuole rompiscatole "cattolici". E Bindi, Marini, Fioroni e lunga serie di nomi "popolar-cattolici" illustri? Anche loro come le frecce libertarie, a intermittenza? Silenzio d'oro? Talora di piombo! Si va diritti a fondo.
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