martedì 17 ottobre 2017
Uno dei rischi più temibili della Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) è che i malati, perdendo forza negli arti e nei muscoli, perdano anche la voglia di vivere. Per questo è importante, accanto all'assistenza medica, offrire occasioni che tengano accesi interessi e passioni. A Firenze i volontari delll'Aisla hanno deciso di utilizzare per questo un'alleata speciale: la bellezza. In particolare, quella bellezza che l'arte conservata nei musei fiorentini può offrire a piene mani. "Al Museo con Sla: Senza Limiti Artistici" è il nome del progetto che è stato appena presentato alla conferenza regionale sulla disabilità. Visite guidate gratuite, a cadenza mensile, a musei, chiese, conventi e luoghi di interesse storico e culturale di Firenze: la scelta dei percorsi avviene sempre dopo un sopralluogo per valutare l'assenza di barriere architettoniche.
«Il progetto – spiegano i responsabili dell'associazione – è molto apprezzato dai nostri assistiti e nei due anni dalla sua nascita molti malati si sono convinti a uscire di casa e a incontrare altre persone, traendone un grande beneficio psicologico e creando delle amicizie durature». Tante le visite già fatte: Palazzo Vecchio, il Museo dell'Opera del Duomo, la Galleria degli Uffizi, il Museo dell'Istituto degli Innocenti. Tra quelle in programma, la chiesa di Santo Spirito e il museo di Santa Maria Novella. Michelangelo, Donatello e Brunelleschi non possono guarire dalla SLA. Ma possono essere importanti per migliorare la vita di chi convive con la malattia.
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