giovedì 29 ottobre 2015
Un locale interamente ideato e costruito a misura delle persone con disabilità. Succede a Bologna, in via Nazario Sauro. All'“Altro Spazio”, così si chiama, alle persone cieche, nel momento dell'ingresso, viene consegnata una mappa tattile del locale, per orientarsi tra i tavoli. E una volta accomodati, arrivano i menu scritti in Braille. Il bancone, unico nel suo genere, è stato realizzato appositamente per L'Altro Spazio. Permetterà a tutti, anche a ragazzi in carrozzina, di poter spillare e servire le birre. Tutto lo staff è preparato a tradurre le informazioni visive per le persone cieche e a utilizzare la lingua dei segni per le persone sorde, ma non è finita qui. Al bar saranno disponibili diversi sistemi per favorire la comunicazione.Questo luogo è il culmine di un percorso iniziato alcuni anni fa da un'idea di Nunzia Vannuccini, presidente dell'associazione Farm: «Il concetto di accessibilità è alla base dell'Altro Spazio – spiega –. Una sfida per distruggere, materialmente e non solo, il concetto di inabilità. Si è inabili perché il mondo intorno a noi non è accessibile».Grande cura per la cucina, a base di prodotti di stagione, declinata anche per il brunch del weekend. Sempre di domenica sarà possibile ritirare uno dei pacchi confezionati da Orto Circuito, un servizio di consegna di prodotti freschi, raccolti da produttori e allevatori dell'hinterland bolognese: frutta e verdura, carne, formaggi, tutto rigorosamente a km zero.
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